Il seguente articolo lo avevo scritto l’11 gennaio 2022 durante la contrattazione d’Istituto per fare insieme a voi il punto della discussione: Ero convinto di averlo pubblicato su questa sezione. Invece, oggi 17 marzo 2022, mi sono accorto che è rimasto fra le bozze. Mi scuso con tutte le colleghe e i colleghi per la distrazione.
Subito dopo l’assemblea sindacale di tutto il personale dell’11 gennaio 2022, la RSU ha ripreso la contrattazione d’istituto. Durante l’incontro la RSU ha illustrato e discusso con la dirigenza tutte le proposte e le modifiche contrattuali e organizzative avanzate sia dal personale docente che dal personale Ata.
PERSONALE DOCENTE
le parti hanno raggiunto un accordo per quanto riguarda l’attività di tutoraggio dei neo immessi in ruolo che sarà liquidata con 5 ore per ogni docente tutor. Per la copertura di questa voce è stato ridotto in modo proporzionale il budget riservato in un primo momento allo staff di presidenza e alle funzioni strumentali.
Per quanto riguarda la richiesta di un “aumento del compenso per i coordinatori di classe” la dirigenza si è detta disponibile a trattare la questione ma solo sulla base di una controproposta da parte della RSU in cui vengano indicati i capitoli di spesa da cui attingere. A tal proposito la RSU ricorda a tutti che nella precedente riunione di ottobre l’Assemblea aveva deciso e la RSU ha poi proposto e la presidenza ha accettato, la proposta di riconoscere ai coordinatori delle classi 1° e 5° 15 ore mentre ai coordinatori delle 2°-3°e 4° 11 ore. Tenendo conto che i coordinatori di classe sono in tutto 87 (considerando le 2 classi articolate) di cui 53 per le 2°-3°e 4° classi; tenendo conto che la dirigenza si è fermamente opposta a qualsiasi proposta di riduzione del numero di ore e dei rispettivi budget riservati ai vari progetti inseriti nel POF “perché tutti attinenti e strettamente legati ai vari indirizzi di specializzazione”.
Per quanto riguarda i coordinatori di Educazione Civica la RSU si autocritica perché nell’anno scolastico 2020/2021 si è appiattita sulle indicazioni del ministero e della dirigenza e non ha previsto nessun compenso per tale figura.
Abbiamo riproposto il problema e la dirigenza nel ribadire che per tale funzione la normativa non prevede alcun compenso, si è però resa disponibile a discutere una proposta di compenso con le relative indicazioni da cui attingere i fondi.
Alla luce di ciò la RSU si è per il momento rifiutata di firmare il contratto integrativo d’istituto ed è disponibile a portare avanti e sostenere ulteriori proposte e rivendicazioni sia economiche che normative votate dall’assemblea. La RSU è anche disposta a sostenere eventuali iniziative di lotta in tal senso prima fra tutte le dimissioni in blocco di tutti i coordinatori per il corrente anno scolastico e/o il rifiuto a partire da settembre prossimo di assumere tale incarico visto che la figura del coordinatore di classe non è contrattualmente contemplata fra le funzioni obbligatorie dei docenti.
Per quanto riguarda le criticità che impediscono il regolare svolgimento dell’attività didattica segnalate dai colleghi di Scienze Motorie, la presidenza ha assicurato che tutto è in via di risoluzione entro la fine del primo quadrimestre “a cominciare dalla rete wi-fi i cui lavori di ristrutturazione sono quasi finiti”.
PERSONALE ATA
Sulla base delle richieste avanzate, le parti hanno concordato di redigere, a partire dal nuovo anno scolastico, un piano di lavoro che prevede una rotazione biennale per l’attribuzione degli incarichi e la distribuzione dei carichi di lavoro.
Franco Panzarella RSU-CGIL Buzzi